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La procedura arbitrale presso la Swiss Chamber è molto apprezzata tra gli operatori commerciali svizzeri, italiani e internazionali patrocinata da UNIONESTERE (Unione delle Camere di Commercio Estere ed Italo-Estere in Italia) in quanto la stessa rappresenta un territorio neutrale nel quale dirimere le proprie controversie in modo alternativo alla giurisdizione italiana.
Le parti possono accordarsi nel far decidere da arbitri, anziché dalla giurisdizione odierna competente, una controversia tra loro insorta di natura civile o per far accertare determinate situazioni (es. entità di postumi di invalidità) (fatta eccezione per quelle riguardanti i rapporti lavoro per i quali sono previste specifiche procedure di conciliazione dell’arbitrato all’interno dei vari contratti collettivi e quelle che non possono formare oggetto di transazione).
Ciò generalmente soddisfa tre tipi di esigenze: riservatezza, celerità, competenza.
Infatti le parti in tal modo evitano sgradevoli pubblicità negative, si garantiscono tempi brevi per la soluzione della controversia e sono in grado di devolvere la decisione ad un collegio non di magistrati ma di professionisti o tecnici aventi competenze specifiche nella materia da risolvere (es. arbitrati composti da medici per la soluzione di controversie in ambito polizze infortuni o malattie o da ingegneri o da architetti in materia di appalti).
Si può ricorrere all’arbitrato con un accordo specifico al momento in cui sorge la controversia, ovvero prevederlo preventivamente nel contratto che regola i rapporti tra le parti, tramite l’inserimento di una clausola compromissoria.
L’arbitrato può essere rituale (ed assume il valore di una sentenza e vincola al rispetto delle norme del codice di procedura civile italiano e la sua disciplina è prevista all’interno del codice di procedura civile anche in tema d’impugnazione) o irrituale (che conduce ad un accordo, il quale ha valore esclusivamente negoziale e potrà essere impugnato solo per nullità o per vizi del consenso, sulla base delle regole del codice civile); può essere di diritto (lasciando spazio anche all’esclusiva applicazione del diritto di un paese estero), ovvero secondo equità cioè la regola non scritta applicabile al caso concreto sulla base delle esperienze o conoscenze degli arbitri.
I costi relativi all’arbitrato possono variare a seconda di quale tipo di arbitrato venga adito. La predetta procedura arbitrale può essere attivata presso le Camere di Commercio italiane ed anche presso la Swiss Chamber - Camera di Commercio Svizzera in Italia.
Swiss Chamber offre non solo una Segreteria Arbitrale che promuove e segue l’intera procedura arbitrale, con i suoi regolamenti arbitrali che regolano l’arbitrato lasciando ampia libertà all’Arbitrato Unico ed al Collegio Arbitrale di svolgere nel rispetto del contraddittorio delle parti l’intera procedura.
La Segreteria Arbitrale della Swiss Chamber è disponibile a soddisfare ogni Vostro dubbio oltre ad offrire opportuni chiarimenti.
La Swiss Chamber offre anche un servizio di Mediazione Volontaria.
La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.
La mediazione costituisce la migliore e unica alternativa alle lunghe e costosissime vie giudiziarie.
Trova, infatti, spazio in tutte le controversie relative a diritti disponibili ove sia comunque possibile esperire un procedimento di mediazione volontario, che in caso di successo porterà comunque un notevole risparmio di tempo e di denaro alle parti.
Le opportunità legate al ricorso della mediazione volontaria (tempi rapidi e costi certi e ridotti) hanno portato negli ultimi anni a una notevole crescita del ricorso a questo istituto.
La procedura arbitrale presso la Swiss Chamber è molto apprezzata tra gli operatori commerciali svizzeri, italiani e internazionali patrocinata da UNIONESTERE (Unione delle Camere di Commercio Estere ed Italo-Estere in Italia) in quanto la stessa rappresenta un territorio neutrale nel quale dirimere le proprie controversie in modo alternativo alla giurisdizione italiana.
Le parti possono accordarsi nel far decidere da arbitri, anziché dalla giurisdizione odierna competente, una controversia tra loro insorta di natura civile o per far accertare determinate situazioni (es. entità di postumi di invalidità) (fatta eccezione per quelle riguardanti i rapporti lavoro per i quali sono previste specifiche procedure di conciliazione dell’arbitrato all’interno dei vari contratti collettivi e quelle che non possono formare oggetto di transazione).
Ciò generalmente soddisfa tre tipi di esigenze: riservatezza, celerità, competenza.
Infatti le parti in tal modo evitano sgradevoli pubblicità negative, si garantiscono tempi brevi per la soluzione della controversia e sono in grado di devolvere la decisione ad un collegio non di magistrati ma di professionisti o tecnici aventi competenze specifiche nella materia da risolvere (es. arbitrati composti da medici per la soluzione di controversie in ambito polizze infortuni o malattie o da ingegneri o da architetti in materia di appalti).
Si può ricorrere all’arbitrato con un accordo specifico al momento in cui sorge la controversia, ovvero prevederlo preventivamente nel contratto che regola i rapporti tra le parti, tramite l’inserimento di una clausola compromissoria.
L’arbitrato può essere rituale (ed assume il valore di una sentenza e vincola al rispetto delle norme del codice di procedura civile italiano e la sua disciplina è prevista all’interno del codice di procedura civile anche in tema d’impugnazione) o irrituale (che conduce ad un accordo, il quale ha valore esclusivamente negoziale e potrà essere impugnato solo per nullità o per vizi del consenso, sulla base delle regole del codice civile); può essere di diritto (lasciando spazio anche all’esclusiva applicazione del diritto di un paese estero), ovvero secondo equità cioè la regola non scritta applicabile al caso concreto sulla base delle esperienze o conoscenze degli arbitri.
I costi relativi all’arbitrato possono variare a seconda di quale tipo di arbitrato venga adito. La predetta procedura arbitrale può essere attivata presso le Camere di Commercio italiane ed anche presso la Swiss Chamber - Camera di Commercio Svizzera in Italia.
Swiss Chamber offre non solo una Segreteria Arbitrale che promuove e segue l’intera procedura arbitrale, con i suoi regolamenti arbitrali che regolano l’arbitrato lasciando ampia libertà all’Arbitrato Unico ed al Collegio Arbitrale di svolgere nel rispetto del contraddittorio delle parti l’intera procedura.
La Segreteria Arbitrale della Swiss Chamber è disponibile a soddisfare ogni Vostro dubbio oltre ad offrire opportuni chiarimenti.
La Swiss Chamber offre anche un servizio di Mediazione Volontaria.
La mediazione è l’attività professionale svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.
La mediazione costituisce la migliore e unica alternativa alle lunghe e costosissime vie giudiziarie.
Trova, infatti, spazio in tutte le controversie relative a diritti disponibili ove sia comunque possibile esperire un procedimento di mediazione volontario, che in caso di successo porterà comunque un notevole risparmio di tempo e di denaro alle parti.
Le opportunità legate al ricorso della mediazione volontaria (tempi rapidi e costi certi e ridotti) hanno portato negli ultimi anni a una notevole crescita del ricorso a questo istituto.