L’imposta diretta sul reddito delle società (IRES) è pari al 24%, da calcolarsi sull’utile netto rettificato tenendo conto delle varie riprese fiscali previste dal sistema tributario italiano. A questa si aggiunge l’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), la cui aliquota varia a seconda della regione in cui il reddito è prodotto, in un range che va dal 3,9% al 4,8%, ad eccezione di determinate attività (riconducibili essenzialmente alle attività finanziarie) che sono soggette ad aliquote leggermente più elevate.
L’imposta sul valore aggiunto (IVA) presenta un’aliquota ordinaria del 22%, e aliquote agevolate del 10%, 5% e 4% per determinati beni quali energia elettrica, beni alimentari, ecc.
L’imposta diretta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) prevede un’aliquota che varia dal 23% al 43% a seconda del reddito dichiarato (da 15.000 euro a oltre 50.000 euro).
Vengono inoltre applicate addizionali regionali e comunali con aliquote differenziate (approssimativamente da un minimo dell’1% a un massimo del 3%) a seconda del luogo di residenza del contribuente e dell’ammontare del reddito dichiarato.
Sono previste varie e importanti detrazioni per diverse tipologie di spese sostenute (sanitarie, previdenziali, istruzione, ristrutturazioni immobiliari, e altre).
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La Svizzera è dotata di un interessante sistema tributario; il carico fiscale complessivo è moderato in confronto ad altri Paesi altamente industrializzati; inoltre il sistema fiscale riflette l’assetto federale del Paese, composto da 26 cantoni sovrani; in base alla Costituzione, a tutti i cantoni è accordata piena libertà in materia tributaria, fatta eccezione per le imposte esplicitamente riservate alla Confederazione. La struttura federalista si riflette quindi anche nella tassazione: le imposte vengono riscosse a livello statale, cantonale e comunale.
La Confederazione preleva l’imposta sull’utile delle persone giuridiche in base a un’aliquota fissa dell’8,5% ed il carico fiscale complessivo (federale+cantonale+comunale) è compreso tra i 15 ed i 18 punti percentuali; inoltre, con la progressiva armonizzazione delle aliquote, le norme tributarie nei vari Cantoni non si differenziano in maniera significativa dalle disposizioni federali.
In Svizzera è prevista dalla normativa per le persone giuridiche la integrale deducibilità delle imposte dirette dagli utili societari; ciò comporta un minor carico fiscale anche a parità di aliquota rispetto al sistema tributario italiano, che non consente tale deducibilità. In determinati Cantoni è prevista la concessione di una importante agevolazione sullo sviluppo di un progetto d’impresa estero, quale il diritto pluriennale all’esenzione dalla imposizione diretta, in proporzione al numero di nuovi posti di lavoro creati in loco.
Le società domiciliate all’estero sono assoggettate solo all’imposta sull’utile generato in Svizzera, ovvero su utili e/o ricavi da partecipazioni frutto dell’attività economica, degli stabilimenti fissi o delle proprietà immobiliari site in Svizzera. Per evitare una doppia tassazione interna e all’estero, la Svizzera ha stipulato accordi con tutte le principali nazioni industrializzate e con molti altri Paesi.
Per un corretto calcolo della pressione fiscale per le persone giuridiche, bisogna tener conto che l’onere complessivo è determinato dalle imposte dirette sugli utili (a livello federale, cantonale e comunale) e dalle imposte sul capitale (imposta sulla sostanza); queste ultime vengono calcolate con aliquote progressive a partire dallo 0,15% annuo sul capitale netto aziendale.
In Svizzera i rapporti tra contribuente ed autorità fiscale è tradizionalmente costruttivo e cooperativo e mai vessativo, cosa che non accade nei paesi confinanti.
Alla stessa stregua delle persone giuridiche, anche per le persone fisiche valgono i tre livelli di imposizione. L'imposta federale sul reddito non può superare l'11,5%, l'aliquota applicata dai Cantoni varia a dipendenza del reddito, della sostanza, dallo stato civile e dalla prole del soggetto fiscale. Le imposte comunali, anch'esse variabili, sono dettate dal moltiplicatore (parametro percentuale) che ogni centro abitato applica rispetto all’imposta cantonale.
L’imposta sul valore aggiunto è la più bassa d’Europa con l’aliquota principale del 7.70%. Ai beni di consumo viene applicata un'aliquota del 2,5%; istruzione e cure mediche non sono soggette ad Iva. L'elenco delle condizioni che le aziende devono soddisfare per non essere contribuenti Iva è pubblicato dalla Confederazione e spaziano tra più parametri, tra i quali la tipologia di attività ed il fatturato (esclusione per qualunque soggetto d'imposta con fatturato inferiore a CHF 100'000).