L’Italia rappresenta un mercato potenzialmente importante per un imprenditore svizzero, sia dal punto di vista commerciale che produttivo. Per poter cogliere le opportunità in Italia, l’imprenditore svizzero deve tuttavia tenere in considerazione sia i temi civilistici che quelli fiscali.
Per quanto riguarda i primi, è necessario distinguere tra unità locali e sedi secondarie. Le prime, come sono ad esempio gli uffici di rappresentanza, che svolgono funzioni esclusivamente ausiliarie e preparatorie per la penetrazione dell’azienda svizzera sul mercato, non svolgendo attività produttive o di vendita in senso proprio, non assumono alcuna rappresentatività nei confronti dei terzi e impongono semplicemente all’imprenditore svizzero di denunciare la propria apertura al Registro delle Imprese, come disposto dall’art. 9 del Decreto 581/1995.
Differente è la questione delle sedi secondarie di imprese svizzere, che sono tenute alla nomina di un rappresentante in Italia e all’iscrizione al Registro delle Imprese, ai sensi dell’art. 2508 del Codice Civile. La sede secondaria diviene un centro di imputazione di situazioni giuridiche, ma per tutti i rapporti di tipo privatistico i terzi dovranno fare comunque sempre riferimento alla casa madre svizzera.
Dal punto di vista fiscale, l’imprenditore svizzero che genera un reddito in Italia è tenuto a versare le imposte in questo Paese, anche se in considerazione del divieto di doppia imposizione dei redditi, come regolato dalla Convenzione tra Italia e Svizzera. La presenza di una così detta “stabile organizzazione” in Italia, come definita dall’art. 162 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), fa sorgere l’obbligo di imposizione fiscale in Italia.
Attraverso SWITADVICE, l’imprenditore svizzero che sta valutando l’opportunità di delocalizzare la propria attività in Italia, potrà ricevere una consulenza specifica in merito a tutte le questioni civilistiche e fiscali, nonché a tutti gli eventuali altri aspetti legali non citati, ma da prendere comunque in considerazione.
L’attivazione di una azienda in Svizzera è semplice ed abbastanza celere: normalmente intercorrono sette giorni lavorativi fra l’atto di registrazione della ditta e l’acquisizione della sua efficacia giuridica per i terzi. Grazie alla libertà commerciale e industriale, in Svizzera praticamente chiunque può esercitare una attività d’impresa, creare un’azienda o assumere una partecipazione in una società. L’unica condizione imposta è che un avente diritto di firma, nella società, abbia il proprio domicilio in Svizzera.
La densità normativa in materia economica è relativamente moderata. Esistono diverse possibilità nella scelta della forma giuridica e anche nella strutturazione dell’azienda. La rendicontazione ed il bilancio d’esercizio vengono redatti seguendo norme federali analoghe a quelle internazionali.
Inoltre la Svizzera è ben integrata nell’infrastruttura logistica in Europa: collegamenti consolidati e frequenti consentono un trasporto rapido e sicuro di persone e merci. La rete stradale è tra le più fitte in Europa, affidabilità e puntualità contraddistinguono i servizi ferroviari, ed anche i servizi postali funzionano sempre impeccabilmente.
Nelle forme di società il diritto civile svizzero fa una distinzione fra società di persone (società in accomandita, società in nome collettivo) e società di capitali, principalmente le società anonime (Sa) e le società a garanzia limitata (Sagl).
La società a garanzia limitata (sagl o GmbH) è una società di capitale dotata di propria personalità giuridica che riunisce una o più persone o società commerciali in un’impresa propria. Ogni socio partecipa al capitale sociale con una o più quote sociali dal valore nominale di minimo di CHF 100. Il capitale sociale ammonta ad minimo di CHF 20’000 che deve essere completamente versato.
La sagl è un’alternativa interessante rispetto alla società anonima, specialmente per imprese di piccole e medie dimensioni. Dato che la Sagl non ha un consiglio di amministrazione, i costi strutturali possono essere mantenuti relativamente bassi, mentre d’altro canto la responsabilità è tutta concentrata sul legale rappresentante (gerente). Rispetto alla SA ha il vantaggio di un capitale sociale inferiore, ma anche lo svantaggio che ogni socio, anche uno che si aggiunge in un secondo tempo, viene pubblicato sul Registro di Commercio.
Quindi la scelta della forma giuridica dell’impresa straniera da attivare in Svizzera dipende sia dal tipo di attività che si andrebbe ad intraprendere sia dall’orizzonte temporale del progetto, ma anche dagli obiettivi strategici perseguibili in funzione delle peculiarità in materia giuridica e fiscale.
Attraverso SWITADVICE, l’impresa che stia valutando l’opportunità di svolgere la propria attività in Svizzera, potrà ricevere una consulenza specifica in merito alle questioni illustrate; tra queste, sarà di primaria importanza una preventiva valutazione del contesto territoriale ove si vorrà andare ad operare (scelta del Cantone), nella quale gli aspetti logistici e fiscali avranno un ruolo determinante.